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Mattarella a intitolazione biblioteca Anrp a Giuntella e Zampetti

ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato, al Museo degli Internati Militari Italiani “Vite di IMI” a Roma, alla cerimonia di intitolazione della nuova biblioteca a due internati militari italiani, Vittorio Emanuele Giuntella ed Enrico Zampetti. L’evento, organizzato dall’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia (A.N.R.P.), è stata l’occasione per commemorare la vicenda dei 650.000 militari italiani deportati nei lager nazisti dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943, per essersi rifiutati di collaborare con i tedeschi.

sat/gsl (Fonte video: Quirinale)

Cagliari, sventato tentativo rapina di finti carabinieri, 2 arrestati

CAGLIARI (ITALPRESS) – Un’operazione coordinata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Cagliari, con il supporto dei militari delle Compagnie di Cagliari, Dolianova, Iglesias e Carbonia, ha portato all’arresto di due persone sospettate di aver pianificato una rapina con sequestro di persona, travestiti da appartenenti all’Arma. L’intervento, frutto di un’attività investigativa fulminea, ha permesso di scongiurare una possibile azione criminale che si presume sarebbe dovuta avvenire nella mattinata odierna.

tvi/gsl (Fonte video: Arma dei Carabinieri)

Frasca “Violenza giovanile in crescita, importanti scuola e famiglia”

PALERMO (ITALPRESS) – “L’iniziativa di oggi ha un valore particolarmente significativo perché attraverso un’azione interdisciplinare mira a studiare e analizzare le cause in funzione preventiva, non solo in funzione ovviamente repressiva, di questo fenomeno che sta dilagando e si sta diffondendo veramente in modo esagerato e pericoloso. Gli interventi possono essere diversi dallo studio delle analisi delle cause e soprattutto l’individuazione di interventi formativi nell’ambito della scuola e della famiglia che sono quelli che dovrebbero avere la funzione preventiva migliore”. Così Matteo Frasca, presidente della Corte d’Appello di Palermo, a margine del convegno “I giovani e la violenza: un fenomeno in aumento?”, organizzato dall’Omceo di Palermo e dal Centro Studi Giuridici e Sociali Cesare Terranova, in memoria di Francesca Morvillo. xd6/vbo/gtr

Sava “Violenza giovanile? Chiave di volta nell’esempio degli adulti”

PALERMO (ITALPRESS) – “Il focalizzare l’attenzione sul fenomeno della violenza giovanile ha un’importanza fondamentale in questo momento storico e soprattutto in un momento dove ci confrontiamo con le potenzialità innovative della tecnologia. Si pensi al discorso relativo alla diffusione attraverso i mass media di esempi negativi che portano i nostri giovani, che sono elementi in formazione. In più, se si mette in connessione questo fenomeno con l’enorme disponibilità anche di armi e di oggetti atti ad offendere che noi riscontriamo nella disponibilità dei giovani ci rendiamo conto dell’importanza di capire perché il fenomeno è in aumento e come possiamo intervenire”. Così Lia Sava, procuratore generale della Corte d’Appello di Palermo, a margine del convegno “I giovani e la violenza: un fenomeno in aumento?”, organizzato dall’Omceo di Palermo e dal Centro Studi Giuridici e Sociali Cesare Terranova, in memoria di Francesca Morvillo. “La chiave di volta del tutto – aggiunge il magistrato – è nell’esempio che anche gli adulti devono dare ai giovani, nel senso che molto spesso i nostri giovani tendono a replicare condotte violente che vedono in famiglia, condotte violente che vedono nella rappresentazione mass-mediatica, condotte violente nelle quali spesso noi adulti siamo protagonisti e quindi forse dovremmo concentrare la nostra attenzione oltre che sui problemi degli adolescenti, anche sui problemi degli adolescentes, usando un’espressione che a me piace molto, perché ci sono delle delle persone anche di età molto più che adulta che tengono delle condotte violente o delle condotte di reato pesanti innanzi ai giovani, quindi l’esempio che danno è assolutamente deleterio”.
xd6/vbo/gtr

Caramanna “I dati sulla violenza giovanile sono preoccupanti”

PALERMO (ITALPRESS) – “I dati sulla violenza giovanile purtroppo sono estremamente preoccupanti”. Così Claudia Caramanna, Procuratore al Tribunale dei Minorenni di Palermo, a margine del convegno “I giovani e la violenza: un fenomeno in aumento?”, organizzato dall’Omceo di Palermo e dal Centro Studi Giuridici e Sociali Cesare Terranova, in memoria di Francesca Morvillo. “Abbiamo registrato dal 2022 un aumento del 25% dei reati commessi da minorenni, reati che sono stati peraltro caratterizzati da estrema violenza e brutalità – spiega -. Rispondere alla domanda su quali sono le cause è molto complesso, ma è chiaro che si tratta di concause, sicuramente incide in maniera molto significativa il consumo di sostanze stupefacenti ed in particolare di crack, una sostanza che si trova ormai a basso costo e che è molto facile reperire e che viene consumata anche da ragazzini molto piccoli, ma oltre a questo ci sono anche tanti altri aspetti da considerare, un po’ la crisi familiare, c’è la crisi dei rapporti sociali che ormai sono rapporti che vengono intrattenuti spesso attraverso piattaforme, non sono più rapporti veri. Abbiamo una società che presenta tanti aspetti di fragilità e di insicurezza che sicuramente incidono sulla psiche di questi minori e abbiamo anche degli esempi da parte dei soggetti adulti che sono molto vicini alla violenza e allora è chiaro che anche i minori agiscono con condotte di questo tipo”. “Come si inserisce la criminalità organizzata in questo quadro? La criminalità organizzata – aggiunge – sfrutta i soggetti minorenni, ma sfrutta anche i soggetti non imputabili ben consapevoli del fatto che a 10-12 anni non è possibile neppure instaurare un procedimento penale. Quindi abbiamo moltissimi minori, anche minori di 14 anni, che sono pusher al servizio della criminalità organizzata”. xd6/vbo/gtr

Amato “Violenza giovanile in crescita, servono medici nelle scuole”

PALERMO (ITALPRESS) – “La violenza nel caso dei giovani è indice di un disagio e i dati sono sempre in continua crescita, tanto più in determinate fasce sociali e ancora più post-Covid. La prevenzione in questo campo è quella di fare grande attenzione sin dai primi anni di vita, quindi nelle scuole, questo è importante: la presenza di medici, neuropsichiatri e pediatri e bisogna formare i medici a poter cogliere quelli che sono i primi segnali di un disagio”. Così Toti Amato, presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo, a margine del convegno “I giovani e la violenza: un fenomeno in aumento?”, organizzato dall’Omceo di Palermo e dal Centro Studi Giuridici e Sociali Cesare Terranova in memoria di Francesca Morvillo. “Per quanto ci sia un decreto Caivano – aggiunge -, si promettono tante cose, ma alla fine manca il personale, mancano i medici. E’ importante fare rete, ma mancano i medici. Uno dei dati è che c’è come statistica un neuropsichiatra infantile ogni 12.000 abitanti. Insomma, credo che siano numeri veramente irrisori. Serve un lavoro forte di collaborazione tra scuola e sanità. Probabilmente rilancio un’idea, un pensiero che già in Sicilia si era lanciato 5-6 anni fa: quello di riportare il medico o una figura sanitaria stabile nelle scuole”. xd6/vbo/gtr

Pil ancora fermo nel quarto trimestre del 2024

ROMA (ITALPRESS) – La crescita dell’Italia si è fermata. Nel quarto trimestre del 2024, come in quello precedente, infatti, il Prodotto interno lordo registra una crescita congiunturale nulla, mentre sale dello 0,5% su base annuale. E’ quanto emerge dalla stima provvisoria fornita dall’Istat. I dati riflettono la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, di un aumento in quello dell’industria e di un calo in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale e un apporto positivo della componente estera netta. “Senza nuovi impulsi favorevoli sarà molto difficile raggiungere un traguardo di incremento del PIL attorno all’1% nell’anno in corso”, è il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio.
gsl

Banca del Fucino, a rischio il percorso di riduzione dei tassi Usa

Banca del Fucino, a rischio il percorso di riduzione dei tassi Usa

ROMA (ITALPRESS) – La Banca del Fucino ha elaborato tramite il suo Ufficio Studi un’analisi di scenario sugli attuali trend economici, con un focus in particolare sulla politica monetaria e le differenze tra l’area euro e gli USA.
Lo studio evidenzia sviluppi chiave sulle prospettive di taglio dei tassi e offre un quadro del contesto macroeconomico complessivo, con un approfondimento dedicato all’andamento del sistema bancario.
Mentre a settembre dell’anno scorso sembrava che le maggiori banche centrali a livello globale avessero stabilmente imboccato la traiettoria di una riduzione dei tassi di interesse, preoccupate dalla prospettiva di un eccessivo indebolimento della crescita economica e dei mercati del lavoro, oggi questa prospettiva appare parzialmente messa in dubbio, in particolare negli Usa, dove l’elezione di Donald Trump ha portato a rivedere le aspettative di inflazione dei mercati nel medio termine.
L’economia statunitense si è mantenuta robusta per tutta la durata del 2024. Anche sul fronte del mercato del lavoro le preoccupazioni emerse nel Q3 2024 si sono rivelate poco fondate.
Non mancano al contempo elementi che destano preoccupazione, come l’aumento dei default sulle carte di credito e le incertezze sui mercati finanziari innescate dall’impatto dell’IA cinese DeepSeek sulle aspettative di ricavo dei Big Tech USA.
Prosegue l’ormai pluriennale fase di debolezza dell’Area Euro, con crescita inferiore all’1% anche nel 2024. Andamento più positivo per quanto riguarda inflazione e tenuta del mercato del lavoro. Sulle prospettive di ripresa europea pesa in particolare la perdurante crisi della Germania, ormai al secondo anno consecutivo di contrazione del Pil. Le preoccupazioni circa l’andamento dell’economia hanno ispirato anche la decisione di ieri della BCE di tagliare i tassi d’interesse dello 0,25%. Ulteriori tagli saranno effettuati nel corso del 2025, ma la politica monetaria della BCE sarà condizionata dalle scelte della Fed, che deve fronteggiare un’inflazione più elevata e che a dicembre non ha effettuato alcuna riduzione dei tassi di policy.
Pur modesto, il taglio dei tassi ha conseguenze di rilievo, in quanto in questo modo la Germania si trova ad avere tassi di interesse reali negativi. L’inflazione tedesca a dicembre si è infatti attestata al 2,8%, più in alto quindi del livello attuale dei tassi. Diversamente per altre economie dell’Area Euro, come l’Italia, che, con un’inflazione dell’1,4% a dicembre, si trova ancora pienamente in territorio restrittivo.
La crescita dell’economia italiana (+0,5%) è non molto inferiore a quella dell’Area Euro (+0,9%) ma il tasso di crescita degli ultimi due trimestri è stato pari a zero su base congiunturale. L’inflazione è tra le più basse dell’intera Area (1,4%, a fronte di un 2,8% della Germania). Il tasso di disoccupazione è risultato in discesa per gran parte del 2024. A dicembre era al 6,2%, un valore inferiore alla media dell’Area Euro (6,3%) e al dato francese (7,8%).
Vera nota dolente è la produzione industriale, in calo ormai da due anni. Tra le cause principali sono da annoverarsi i costi elevati dell’energia, la crisi dell’economia tedesca e l’accresciuta competitività cinese sui mercati internazionali. Le difficoltà dell’industria sono messe ben in luce nelle statistiche sull’export, con le esportazioni in calo nei primi tre trimestri del 2024.
Più positivo il quadro per quanto riguarda le finanze pubbliche. Secondo le più recenti proiezioni del Mef, il deficit pubblico italiano dovrebbe tornare entro il limite europeo del 3% nel 2026. Tale aspettativa ha condotto lo spread Btp-Bund a scendere ai livelli più bassi dal 2021.
La raccolta bancaria totale sta lentamente tornando ad un assetto più simile a quello precedente l’inflazione del 2022: l’espansione su base annua della componente obbligazionaria sta fortemente rallentando (da +21,58% ad aprile 2024 a +7,22% a novembre dello stesso anno), e i depositi (inclusi i depositi a tempo) sono tornati a crescere. La raccolta totale rimane nondimeno in contrazione su base annua.
Sul fronte degli impieghi, si sta assistendo ad un disallineamento tra la dinamica dei prestiti alle famiglie e quella dei prestiti alle imprese: in base agli ultimi dati disponibili (relativi a novembre) gli impieghi presso le famiglie sembrano indirizzati a tornare in espansione su base annua; per le imprese, invece, si rimane ampiamente in territorio negativo, con un peggioramento nell’ultimo scorcio d’anno.
I tassi sui prestiti sono in discesa, seguendo la progressiva riduzione dei tassi BCE.
Non si evidenziano per il momento novità significative sul fronte dei crediti deteriorati, su livelli storicamente bassi da inizio 2023. Non sono tuttavia ancora disponibili dati sul Q4 2024, dai quali non è da escludersi che possano emergere novità significative su questo fronte.
Il rapporto è a cura di Vladimiro Giacchè e Michele Tonoletti (Direzione Comunicazione, Studi e Innovazione Digitale della Banca del Fucino).
-foto screenshot sito Banca del Fucino-
(ITALPRESS).

Tajani “Italia sostiene con lealtà percorso ingresso Serbia nell’Ue”

Tajani “Italia sostiene con lealtà percorso ingresso Serbia nell’Ue”

ROMA (ITALPRESS) – “A Belgrado per il Business Forum Italia-Serbia. Presenti circa 400 imprese italiane pronte a rafforzare la nostra presenza commerciale nei Balcani occidentali. Grazie al Presidente Vucic per la sua amicizia, l’Italia sostiene con lealtà il percorso d’ingresso della Serbia nell’Unione Europea”. Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).