Leader Excellence: a soft Skills and Coaching Path: Navigare l’Intelligenza Emotiva e l’Era Digitale

Il Leader Moderno: un eroe solitario, mai sovraccarico!
La leadership nel ventunesimo secolo è una sfida complessa. Spesso comporta l’alto prezzo del senso di solitudine e il rischio del sovraccarico. Il corso, “Leader Excellence: a soft Skills and Coaching Path”, tenuto dal 20 al 25 ottobre a Madeira da Pedro Nunes, ha affrontato questa realtà trasformando l’isolamento in lucidità strategica e il sovraccarico in efficienza mirata.
Il percorso, finanziato dall’azione Erasmus+ PNRR + NextGenerationEU. Missione 4 – Componente 1 – Investimento 3.1 “Nuove competenze e nuovi linguaggi”, ha visto la partecipazione del primo collaboratore del dirigente Andrea Natali, del responsabile delle azioni di implementazione dell’uso dell’intelligenza artificiale nella didattica Claudio Cherubino e di Savina Moniaci, coordinatrice del Programma Erasmus ed ambasciatrice scuola ed Epale assieme a corsisti sloveni, ungheresi e croati.
Partendo dall’assunto che il leader ideale non sia onnipotente, ma resiliente, ispiratore e capace di creare un ambiente dove il personale si senta coinvolto e gratificato, il relatore ha illustrato le componenti di razionalità, intelligenza artificiale ed intelligenza emotiva con la consapevolezza che il successo non debba basarsi solo sull’istinto, ma su un approccio razionale potenziato dalla tecnologia, sfruttando l’Intelligenza Aumentata che integrerà l’apprendimento automatico (Machine Learning) combinato con l’Intelligenza Artificiale per analizzare dati complessi e accelerare i risultati.
Poiché l’intelligenza artificiale manca di intelligenza emotiva, il compito del leader appare cruciale: arricchire gli output razionali dell’IA con la propria intelligenza emotiva umana garantirà che le decisioni siano etiche, umane e motivate. Un altro aspetto cruciale trattato è stato la gestione del tempo e delle priorità: a tal scopo è stata usata la Matrice di Eisenhower per distinguere tra problematiche urgenti e non urgenti, imparando a delegare ed eliminare il superfluo. Inoltre, è stata adottata la “Pomodoro Technique” di Francesco Cirillo per sopraffare la procrastinazione e massimizzare la concentrazione. I tre corsisti hanno appreso tecniche di Mindfulness, acquisendo la consapevolezza dell’importanza di conseguire un alto grado di padronanza di sé stessi congiunto all’abilità di connettersi con gli altri, praticando l’ascolto attivo e l’assertività, gestendo le emozioni, acquisendo una visione esterna al fine di recuperare una prospettiva critica e diventare uno strumento catalizzatore di miglioramento continuo e innovazione. Il Diagramma di Ishikawa ha consentito loro di ravvisare eventuali problematiche e di identificare soluzioni in modo sistematico: l’incentivazione di gratificazioni tangibili, motore della motivazione, nasce infatti dalla somministrazione di feedback che rappresentano un fattore di co-crescita, laddove eventuali situazioni di criticità si trasformano in sfide e si concretizzano in opportunità di sviluppo.
In definitiva il coraggio di assumere decisioni, combinato con la flessibilità, consentirà di aprirsi a diverse prospettive per sbloccare fattori come la creatività e l’innovazione attraverso l’adozione di un metodo di gestione agile dei progetti (Agile Project Management), partendo dall’assunto che la decisione peggiore risulta la mancanza di prese di posizione nella consapevolezza di abbracciare fattori di rischio calcolato: un approccio che trasformerà la leadership da reattiva a proattiva, razionale ed emotivamente intelligente che fornisca valore in modo iterativo per tutti i componenti dello staff dirigenziale del Malafarina, diretto dal professor Saverio Candelieri!

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