Squillace celebra la Festa del Cuoco 2025: tradizione, arte e inclusione nel cuore del borgo

Si è svolta mercoledì 22 ottobre, nel borgo di Squillace, la Festa del Cuoco 2025, un evento che ha saputo unire cultura, formazione e identità, trasformando per un giorno il borgo in una vetrina di sapori, arte e partecipazione collettiva. L’iniziativa, promossa dall’assessore al Turismo del Comune di Squillace, Natascia Mellace, nasce dal desiderio di valorizzare il patrimonio culturale e identitario della città, ponendo cucina e arti come linguaggi capaci di unire generazioni e culture diverse. La manifestazione, proposta dall’associazione provinciale Cuochi Catanzaresi (Apccz) in collaborazione con l’Unione Regionale Cuochi Calabria e la Federazione Italiana Cuochi, ha celebrato i trent’anni dalla costituzione e reso omaggio a San Francesco Caracciolo, patrono dei cuochi, figura simbolo di dedizione, arte e passione per la tavola. La mattinata ha visto la partecipazione dei cuochi professionisti della provincia di Catanzaro, degli istituti alberghieri di Taverna-Botricello, Lamezia Terme e Soverato e dei ragazzi del Sai Minori Cz, in un incontro che ha saputo coniugare tradizione, creatività e inclusione sociale. Il borgo si è animato con un corteo verso piazza Duomo, seguito dall’accoglienza nella Casa delle Culture, dove si sono tenuti i saluti istituzionali dell’amministrazione comunale e del presidente dell’Apccz, Domenico Origlia. A testimonianza del profondo legame tra Squillace e le sue radici artistiche, l’amministrazione comunale ha omaggiato gli istituti alberghieri, l’associazione dei Cuochi e il Sai Minori con un piatto in ceramica graffita, simbolo della tradizione locale e segno di gratitudine per l’impegno nella promozione del territorio. L’Istituto comprensivo di Squillace, con l’ausilio della consigliera delegata all’istruzione Daniela Lioi, ha contribuito all’evento con una creativa esposizione artistica con le opere realizzate per il concorso “Il cuoco, il mare, il borgo e la cucina del territorio”. Grande emozione anche per la creazione artistica e fotografica dei ragazzi del Sai Minori, che hanno raccontato la quotidianità “tra i fornelli”. Nella basilica cattedrale si è svolta la celebrazione religiosa in onore di San Francesco Caracciolo, momento di riflessione e gratitudine verso il patrono dei cuochi, simbolo di dedizione e servizio. L’Apccz ha offerto i tradizionali “Caracciolini”, dolci secchi dedicati al santo patrono, mentre i ragazzi del Sai Minori hanno condiviso una pasta al forno, oggetto della loro opera fotografica. L’assessore Mellace ha sottolineato che la festa del cuoco ha trovato in Squillace il luogo ideale per raccontare l’incontro tra tradizione, cultura e futuro, dove arte, cucina e formazione diventano strumenti di crescita condivisa. «Credo che la nostra città – ha proseguito – con la sua storia e le sue radici, possa essere un punto di riferimento per la Calabria: uno spazio dove l’arte e la cucina dialogano con la comunità, diventando strumenti di crescita e identità collettiva.

Particolarmente significativa la partecipazione del Sai Minori che con il proprio contributo artistico e culinario ha offerto un messaggio profondo di integrazione e accoglienza. La Festa del Cuoco è stata così un incontro tra generazioni e culture, un momento in cui Squillace ha riaffermato la sua vocazione all’accoglienza, alla creatività e alla bellezza, rinnovando la volontà di crescere come Città viva, aperta e promotrice di cultura». Al termine, un momento conviviale con i ringraziamenti per tutti da parte del presidente dell’associazione dei cuochi catanzaresi Origlia.
Carmela Commodaro

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