Petrizzi, “I’m resound”, il progetto dell’associazione Makrós che unisce

Riuscire a raccontare il grido sommesso della natura in un linguaggio che tutti possano comprendere. È questa la sfida di “I’m resound”, il progetto ideato da Makrós e finanziato dal Ministero della Cultura nell’ambito di Next Generation EU. Un’idea innovativa che intreccia scienza, arte e impegno ambientale, portando alla luce una realtà spesso invisibile: la fragilità degli ecosistemi, minacciati dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici. Il progetto prende vita nel cuore di Petrizzi, borgo che diventa teatro di sperimentazione creativa e dialogo con il territorio, in un locale un tempo abbandonato che oggi torna a nuova vita. L’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e l’International Institute of Ecoacoustics, presieduto da Almo Farina, professore onorario di Ecologia all’Università di Urbino, sono tra i partner di questa ambiziosa iniziativa che unisce ricerca accademica, arte contemporanea e sensibilizzazione ambientale. Il progetto si ispira alla foresta, un universo sonoro in equilibrio perfetto, sconvolto dalle interferenze umane. Una foresta immersiva e interattiva simbolo della nostra relazione con il pianeta, un percorso esperienziale in cui il passato dialoga con il presente. Al centro del progetto c’è il “resonance space”, uno spazio multimediale dove il suono e l’immagine si fondono in una narrazione emotiva unica. Grazie a tecnologie interattive avanzate, lo spazio reagisce ai cambiamenti sonori, avvolgendo gli spettatori in un viaggio che mescola mito, scienza e creatività. Videoarte, sound design, scenografie artistiche e performance dal vivo si intrecciano, offrendo al pubblico un’esperienza multisensoriale che travalica il confine tra realtà e immaginazione. Nei prossimi giorni Petrizzi ospiterà momenti chiave del progetto. Tra questi, il workshop “Ecovisioni creative”, un laboratorio innovativo che esplora i legami tra arte e natura. A condurlo sarà Lara Caccia, critica d’arte e docente dell’Accademia di Catanzaro, figura di spicco dell’arte contemporanea. Il workshop culminerà con una mostra collettiva delle opere realizzate dai partecipanti. Molto attesa è la performance teatrale “Il Bosco dei Sogni Spezzati”, che vedrà protagonisti i giovani attori makrossiani sotto la regia di Miriam Santopolo. Un’esperienza immersiva, intensa e poetica, dove il teatro diventa voce dei sogni infranti della natura e della sua possibilità di rinascere. Con “I’m resound”, l’associazion Makrós offre un nuovo modo di guardare e ascoltare il mondo, dove la bellezza artistica si fa portavoce di un messaggio urgente: salvare il pianeta non è solo necessario, è possibile.

Carmela Commodaro

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