Settingiano, “Angeli senz’ali” prosegue la lotta contro il randagismo

Il problema del randangismo viene costantemente affrontato e rilevato dall’associazione “Angeli senz’ali Odv”, che ha sede a Martelletto di Settingiano e opera nel comprensorio di Catanzaro. Il suo presidente, Antonio Fratto, è convinto che «non si può arginare il randagismo se nessun Comune predispone un piano di sterilizzazione di massa; e non si può affrontare un piano di sterilizzazione senza avere un’analisi del territorio, senza un censimento degli animali fertili». Fratto sostiene che i cani padronali continuano a vagare sul territorio, unendosi ai branchi di randagi e ingravidando ogni sei mesi le femmine presenti. «Chi ha mai avviato – aggiunge – una campagna di informazione indirizzata a pastori, cacciatori, contadini? Chi si è mai curato di controllare quale dei cani presenti nelle masserie, pascoli, terreni fosse provvisto di chip? Eppure queste stesse figure ricevono decine di visite ogni anno da personale veterinario qualificato. E vogliamo parlare di quante sterilizzazioni operano le associazioni e volontari ogni anno? Sappiamo di parlare di numeri a quattro cifre: pagate da chi? E le cure veterinarie? Chi ci pensa? A conti fatti, i Comuni provvedono al 25% delle spese affrontate sul territorio per la cura degli animali: e i soldi che i Comuni risparmiano dove sono? Qualcuno ha mai pensato di contribuire alle spese delle associazioni e dei volontari? Il mondo del volontariato chiede aiuto all’amico, al cittadino sensibile, il quale non si tira indietro e contribuisce alla nostra causa». Fratto fa anche una parentesi sui mega-canili e sul giro economico conseguente. «Una persona ora scomparsa – racconta – un tempo mi parlò di affare non molto distante dal budget di alcune attività “molto illecite”, senza voler scendere nei particolari del trattamento degli animali in queste grandi e costose e lucrose strutture. E vogliamo affrontare il discorso dei felini? Decine di oasi e colonie sul territorio gestite da figure mitologiche, le gattare, che con immensi sacrifici arginano il randagismo felino accudendo centinaia di povere anime abbandonate al loro destino». Quindi, l’appello alle istituzioni. «Vorrei che tutti i Comuni – puntualizza Fratto – avviassero un piano straordinario di controllo del territorio e un censimento con successiva chippatura degli animali fertili. Vorrei che si individuassero dei luoghi il più possibile lontano come impostazione tecnica dall’idea di “canile”, oasi comunali, con animali che vivono a loro misura, affidate a figure lontane dalla politica e del successivo businnes, affidate ad associazioni animaliste, capaci di regolare i flussi in entrata, le cure e le sterilizzazioni, ovviamente a carico delle Asp, come da leggi vigenti; con la possibilità nelle stesse oasi di gestire disabili, anziani e lungodegenti o aggressivi che per ovvi motivi non possono vivere sul territorio. Si prevedano, inoltre, contributi economici alle associazioni in modo che le migliaia di ore annuali di fatica possano avere un piccolo rimborso». “Angeli senz’ali Odv” continua a portare avanti il progetto di lotta al randagismo e di tutela verso tutti gli animali.
Carmela Commodaro
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